ATV
AMATEUR TELEVISION
di
Ennio D’ONOFRIO IK6DTA
Oggi più che
mai parlare di ATV, potrebbe essere stimolante per chi trova poche motivazioni dal mondo della radio, oppure per
chi e’ “distratto” dalla RETE (Internet).
ATV e’
l’acronimo di Amateur Television, e raggruppa l’attività svolta da un
numero ristretto di OM, che trasmettono e ricevono immagini TV a colori a
scansione veloce, in standard PAL, lo stesso usato dalla TV pubblica (Rai,
Canale 5, Rete4…) su frequenze appositamente assegnate e con apparecchiature
per lo più autocostruite.
Di ATV si
parlava già agli inizi degli anni “80, in
quegli anni io e I6CGE, ci siamo scambiati alcune immagini, io mi ero
autocostruito un RX TX da un progetto preso da VHF Communications, si operava sulla
banda dei 432 Mhz, in B/N e in modulazione di ampiezza, con conseguenti grosse
difficolta’ a raggiungere potenze adeguate, per problemi legati alla
linearita’ degli amplificatori,
rigorosamente in classe “A”.
Il primo
collegamento che feci con Alfio fu davvero emozionante, arrivai al punto di
lasciare la telecamera e il tx acceso, e andai da lui per vedere “come si
vedeva” , devo dire che il segnale non era perfetto, ma
arrivava.
Successivamente
noi radioamatori, abbiamo visto in Italia (caso unico in Europa) ridurci
sensibilmente da parte della autorità competenti, lo spettro della banda
dei 70 cm. quindi li un segnale video modulato di alcuni megacicli ci
andava un “pochino stretto”.
Tutto ciò ha
reso impossibile proseguire la sperimentazione su quella banda, quindi c’è
stata una pausa di alcuni anni, di ATV non se ne è più parlato, perlomeno in
Italia, mentre in Francia l’attività in banda 70 cm non e’ stata mai
interrotta e ad oggi molte stazioni continuano a trasmettere regolarmente.
Le cose sono
cambiate con l’avvento della televisione satellitare, questo sistema prevede
la modulazione del segnale video composito e audio in FM e non in
AM, però con una larghezza di banda del
segnale modulato di circa 18 MHz
La
modulazione in FM sia del video che
dell’audio, introduce notevoli vantaggi, infatti gli stadi di amplificazione
non richiedendo particolari standard di linearità, possono essere costruiti in
classe “C”, con evidenti semplificazioni, si possono quindi usare
addirittura anche moduli ibridi. Inoltre la trasmissione in FM, offre anche
significativi vantaggi ai fini della qualità dell’immagine ricevuta,
soprattutto riguardo alle problematiche legate al rapporto S/N del ricevitore.
I ricevitori
SAT_TV commerciali operano da 750 a 2150 Mhz, la nostra banda dei 23 cm. (1200
Mhz) è compresa in tale banda, e qui abbiamo una spazio già previsto dal band
plane per l’ATV, quindi il ricevitore si può dire che è già fatto, basta
aggiungere un eventuale preamplificatore.
Per il tx,
attualmente ci sono in giro dei kit per la costruzione del modulatore, e su
internet ci sono una miriade di idee, schemi, progetti: c’è l’imbarazzo
della scelta, normalmente sono dispositivi che tirano fuori potenze
dell’ordine 700-800 mW.
Per poter
raggiungere potenze adeguate, in commercio ci sono dei moduli ibridi gia pronti,
oppure si possono usare schede di amplificatori e moduli presi dalla tecnologia
GSM da modificare, e raggiungere 20W da una potenza di circa 1 W non è
particolarmente difficile.
Chi è abituato a recuperare dal surplus, si troverà
quindi molto bene, in ricezione si può usare il ricevitore satellitare così
come e’, oppure può usare solo il tuner corredandolo della circuiteria minima
per il suo funzionamento; io ho in progetto di costruirmi un ricevitore
panoramico basato su un tuner SAT con possibilità di visualizzare sullo schermo
oltre alle immagini anche lo spettro del segnale ricevuto.
Sempre grazie
alla tecnologia satellitare, salire frequenza a 10GHz in ATV è particolarmente
facile usando un LNB: in rx
spostando l’oscillatore locale in modo da abbassare la frequenza a 10,300 GHz,
e in tx modificando opportunamente un altro LNB, o più semplicemente modulando
in video una cavità di recupero del tipo usato per gli allarmi.
Naturalmente
questa attività non e’ fatta per gli “spingibottoni”,
qui non ci sono apparati da sballare e garanzie da spedire, questa attività
(secondo me tutta l’attività radioamatoriale) e’ fatta per chi e’ più
esperto ad usare il saldatore che il microfono!!
Le antenne?
Si autocostruiscono …naturalmente!
Attualmente
in Europa c’è un grande fermento per l’ATV, dovunque ci sono appassionati e
spesso si usano anche ponti ripetitori, in Italia l’attività è ridotta, i più
attivi sono i Piemontesi, Liguri, Lombardi e i Veneti, ma ci sono anche diversi
colleghi anche nel Lazio in Toscana e nelle Marche.
Qui in
Abruzzo l’attività è quasi inesistente: oltre a me, c’è Lucio IW6OCN,
e ultimamente si sta avvicinando anche
Luciano IW6NPK, come dire, se vi piace fatevi sotto!!
novembre 2001
Ennio
D'Onofrio IK6DTA

