Lunedì 13 maggio, intorno all’ora di pranzo, con Antonino I6DQD, ci siamo recati
all’ospedale di Pescara ove era ricoverato Romano I6VDB. Ha da poco subito
un delicato intervento alla testa per l’asportazione di un angioma. Nel
vederci, pur sofferente e con la fronte livida, gli brillano gli occhi, ci
abbracciamo a lungo, gli stringiamo le mani, a tratti si commuove, la moglie
Michela ed il figlio David, che l’adorano, non lo hanno lasciato per un minuto
da solo. Ci salutiamo dopo una mezz’ora con l’augurio di ritrovarci presto
intorno ad un tavolo con del buon pesce. E’ stata l’ultima volta che ho
visto il carissimo ed indimenticabile Romano, una infezione post operatoria ce
l’ha portato via per sempre nella mattina di sabato 18 maggio.
Un uomo eccezionale descritto dal sacerdote all’omelia del funerale come “uno
che volava alto” giornalista, scrittore, poeta, appassionato d’arte, di musica,
grande divoratore di libri, marinaio, amava il mare come nessun altro. Valente
radioamatore, telegrafista eccezionale, ha ricoperto innumerevoli incarichi per
l’ARI sia nella Sezione di Pescara che a livello regionale e nazionale.
L’ho conosciuto nel gennaio del 1981 al corso di radiotelegrafia, da lui tenuto,
per il conseguimento della patente da radioamatore. I tanti interessi comuni
hanno creato subito un feeling particolare, dopo pochi mesi mi affidò l’incarico
di documentarista della Sezione, negli ultimi anni, oramai in pensione, ha dato
vita ad un giornale on line “Pescara on line” nel quale mi ha dato continuamente
spazi per esprimere tanti interessi condivisi, non ultimo quello per la cucina e
la buona tavola.
Nel 2005 mi ha affidato l’incarico di coordinare e realizzare il libro in
occasione del 40° anniversario della Mostra Mercato del Radioamatore della
Sezione ARI di Pescara.
L’ultima volta che è venuto a trovarmi, prima di una bella cena di pesce fresco,
si è seduto davanti alla mia stazione di radioamatore e con la mano sul VFO
dell’IC 7700 girava la sintonia passando da una frequenza all’altra e cambiando
antenna, estasiato dalla qualità dei segnali, ricevuti sulla mia collina sopra
la città di Pescara, il suo sguardo, i suoi occhi rendevano più di ogni parola
la sua soddisfazione di buon “Maestro”.
Negli ultimi dieci anni abbiamo dato vita ad un lunghissimo epistolario via
mail, entrambi portati a scrivere per riflettere, abbiamo scritto di tutto, la
sua scrittura era fluida, semplice, diretta e raffinata al tempo stesso. Le sue
due ultime pubblicazioni sulle tradizioni e la storia del piccolo borgo di San
Silvestro ai colli a sud di Pescara, sono un capolavoro. Spesso la politica
teneva banco nei nostri epistolari, cercavamo nell’attualità, non senza
difficoltà, qualcosa che la riportasse verso la comprensibilità o meglio la
realtà.
Grazie Romano per tutti i momenti di gioia che ci hai regalato, come tutti i
grandi sei e resterai per sempre nei nostri cuori.