Cari Amici Radioamatori Soci ARI d’Abruzzo.
C’era atmosfera di festa nel palazzo dell’Emiciclo dell’accogliente nobile Capitale D’Abruzzo ieri mattina. Noi radioamatori ARI avevamo atteso diversi anni prima di essere accolti come desideravamo dalla massima istituzione regionale. E ciò è stato possibile grazie al nostro impegno costante e alla nostra professionalità dimostrata nelle numerose occasioni di eventi non sempre lieti che hanno interessato la Società Civile.
Quando circa un anno fa Tommaso Smaldino, i6AEN, ci procurò un incontro con l’Assessore regionale alla Prot. Civile Tommaso Ginoble, non potevamo immaginare che in meno di una manciata di mesi si arrivasse, prima alla promulgazione di una legge ad oc per regolare la partecipazione dell’ARI C.R.A. alla Protezione Civile e poi alla stipula della convenzione firmata ieri dallo stesso Assessore e dal sottoscritto in qualità di Presidente del C.R.A.

Cosa rappresenta nella storia dell’ARI questo evento?
Si tratta indubbiamente di un traguardo importante che pone il nostro Sodalizio alla pari con altri Enti tradizionalmente riconosciuti per il loro servizio a favore della Comunità, come la benemerita Croce Rossa Italiana.

Non siamo considerati (e NON SIAMO) una semplice associazione di volontariato, ma una organizzazione che partecipa e collabora con le istituzioni nell’ambito delle telecomunicazioni alternative con le sue potenzialità professionali e umane.
Vorremmo che il nostro percorso per raggiungere questo prestigioso traguardo rappresentasse una indicazione per i nostri soci ARI di altre regioni dove la sensibilità degli amministratori non è, purtroppo, paragonabile a quella dimostrata dall’Ente abruzzese.

Vi auguro e mi auguro un sereno NATALE e che l’ARI possa tornare ad essere una FAMIGLIA, sia pur vivace, ma sicuramente più unita e solidale; così come era quando vi entrai tanti anni fa pieno di entusiasmo.